lunedì 18 aprile 2011

Spettacolo al FESTIVAL INTERNAZIONALE DIVINAMENTE ROMA
















 
 
 
 
 
 
 


 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
FESTIVAL INTERNAZIONALE  DIVINAMENTE ROMA - edizione 2011
direttore artistico :  Pamela Villoresi

 
Convegni Santa Marta, presentazione del Festival e del libro Fratelli di Terra con Edith Bruck, Paola Mastrocola, Plinio Perilli, Maria Luisa Spaziani e Sergio Zavoli che leggeranno le proprie poesie. Si riparte, poi, sabato 16 nella Basilica di Santa Cecilia in Trastevere con Passio Caeciliae, una cantata sacra, musicata da Monsignor Frisina, per orchestra, coro, soprano e voce recitante. A seguire, al Macro Testaccio, gli artisti della Comunità Cinese di Prato affrontano l'eterna lotta tra il bene e il male, ispirandosi al grande maestro Bertolt Brecht; all'Accademia dei Lincei, Pamela Villoresi, in un tributo al poeta vate Giosuè Carducci, e alla sua fede in un'Italia unita; l'indiano Rabindranath Tagore, altro poeta illustre, viene celebrato nello splendido scenario dell'Aranciera del Semenzaio di San Sisto in uno spettacolo di musica e poesia; all'Ex Convento Agostiniano, che apre tutte le sue porte segrete, la parola profetica di Sant'Agostino incontra la musica nell'Oratorio di Gaetano Liguori. Per la prima volta il Festival entra in Sinagoga, sede della più antica comunità ebraica d'Europa, dove il Coro del Tempio si esibisce in un concerto di musiche liturgiche della tradizione romana; ancora, al Teatro Valle lo straordinario concerto del violinista gitano Roby Lakatos e a seguire, la creazione di Emiliano Pellisari, Inferno, dove la musica si coniuga con la danza, l'atletica circense e la mimica. Il giorno di Pasqua, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, il concerto dei Fratelli Mancuso con il coro Armoniosoincanto precede la liturgia della Santa Messa. Lunedì 25 aprile, presso Villa Piccolomini, chiudono il Festival gli Insingizi, straordinari cantanti provenienti dallo Zimbabwe.







Programma
FESTIVAL DIVINAMENTE ROMA




DIVINAMENTE Roma
19 Aprile 2011 ,  Omaggio a Tagore